Quando in estate la Juventus lo rilevò dal Palermo per una cifra vicina ai 40 milioni di euro (il costo del cartellino più vari bonus), più di uno storse il naso, additando la trattativa come eccessivamente costosa. Tuttavia, in pochissimi mesi Dybala ha saputo far ricredere tutti gli scettici, prendendo per mano la Vecchia Signora e trascinandola fuori dal baratro a suon di gol e prestazioni sempre più convincenti, tanto da aiutarla a farle vincere un campionato che, ad ottobre, sembrava già compromesso.
Prelevato come erede tecnico e tattico di Tevez, il giovane argentino vede però più lontano, tanto che alcuni esperti e addetti ai lavori lo vedono addirittura come il naturale successore di Del Piero, da cui prenderebbe volentieri anche la leggendaria 10. Che tuttavia, in questo momento, è sulle spalle di un’altra stella della squadra, il francese Paul Pogba.
Lo stesso Dybala, intervistato lungamente dopo la conquista del quinto storico Scudetto consecutivo della Juventus, afferma che vorrebbe indossare il numero 10, ma che spera rimanga occupato ancora a lungo dal giovane campione transalpino: “Può diventare come Pelé e Maradona”.
D’altronde, come rivela lui stesso, sono ben altri gli obiettivi ambiti dall’astro nascente argentino. Che sogna una lunga carriera da protagonista, come quella del capitano del passato, il già citato Del Piero, e quella del capitano del presente, l’idolo Buffon. “Trascorrere vent’anni nella stessa squadra ti trasformano in un monumento, ed è questo che io voglio diventare per la Juventus”.
E, a proposito di paragoni con colleghi illustri, non può mancare quello di un fuoriclasse argentino, peraltro mancino come lui. “Il confronto con Messi non mi spaventa, anzi: mi fa onore. Tuttavia”, aggiunge un po’ scherzosamente Dybala, “dovrei vincere prima qualche Pallone d’Oro: in fondo, alla mia età, Messi ne aveva già vinto uno…”
La chiusura poi sul campionato appena vinto, che l’attuale numero 21 della Juve considera “straordinario, specie per come è arrivato.”