Nella sua brillante carriera durata fin qui più di vent’anni, ha vestito, tra le altre, le maglie prestigiose di Juventus, Bayern Monaco, Roma e Fiorentina. Oltre, naturalmente, a quella dell’Italia, con la quale nel 2006 ha conquistato l’incredibile titolo mondiale in Germania. Adesso, forse, è arrivato il momento di appendere gli scarpini al chiodo: Luca Toni, oggi in forza al Verona, starebbe per dare l’addio al calcio giocato.
A confermare tale voce, è il fatto che, domani, intorno alle ore 11:00, l’attaccante emiliano terrà una conferenza, presso la quale, con ogni probabilità, darà l’annuncio ai giornalisti.
D’altronde, il tempo passa per tutti: classe ’77, il prossimo 26 maggio Toni compirà ben 39 anni. Nella sua lunghissima carriera, giunta alla sua ventitreesima stagione, ha messo insieme oltre 700 partite, condendole con 321 marcature ufficiali. Numeri impressionanti, che hanno permesso al centravanti di laurearsi capocannoniere per due volte del campionato di Serie A (nel 2006 e nel 2015, quest’ultima volta insieme all’interista Icardi), per una volta della Bundesliga (nel 2008, con ben 24 marcature), mentre nel 2004, con le sue 30 reti, trascinò il Palermo fuori dall’inferno della Serie B.
Resterà forse il rammarico di un ultimo campionato amaro, dove Toni, capitano del Verona, non è riuscito ad evitare alla squadra veneta una retrocessione apparsa inevitabile fin dall’inizio, causa anche di una condizione fisica che non sempre gli ha permesso di essere in campo. Ma resterà anche la carriera di un calciatore esemplare, primo italiano (nonché uno dei due, insieme a Totti) a vincere la prestigiosa Scarpa d’Oro, e che diede anche un contributo importante nel trionfo ai Mondiali 2006 in Germania.
L’ultima sfida davanti al pubblico che l’ha fin qui tifato, quello del suo Verona, potrebbe avvenire contro l’avversario più prestigioso, la Juventus di Buffon e Dybala.