È durato appena una stagione il sogno del Carpi, capace, lo scorso anno, di conquistare una storica promozione in Serie A: in virtù dei risultati dell’ultima giornata di campionato, infatti, che hanno visti rispettati i pronostici della vigilia, la squadra emiliana si aggiunge all’accoppiata formata da Frosinone e Verona, già retrocesse, scendendo in Serie B in favore di un Palermo che, invece, è riuscito a salvarsi in extremis.
E dire che, fino a un certo punto, le cose parevano potersi mettere bene per il Carpi: il Palermo, infatti, contro il Verona ultimo in classifica, fino al 50° minuto stava impattando sul risultato di 1-1, mentre la squadra emiliana, contro l’Udinese, in superiorità numerica grazie all’espulsione di Thereau (che nell’occasione ha anche provocato un calcio di rigore per gli avversari), aveva chiuso il primo tempo sul parziale di 0-2, con una doppietta del giovane Verdi.
Nel secondo tempo, la svolta: i siciliani, guidati dai loro giocatori di maggiore esperienza internazionale, nel giorno in cui alcuni grandi “vecchi” del nostro campionato, come Abbiati, Klose, Toni e Di Natale lasciano la Serie A, trovano delle nuove marcature proprio grazie a Maresca e Gilardino. Il gol di Pisano, arrivato negli ultimi minuti, serve solo alle statistiche: finisce 3-2 per il Palermo, una vittoria che condanna inevitabilmente il Carpi, pur vittorioso per 2-1 sull’Udinese (da segnalare l’ultima marcatura di Di Natale per i friulani, giunta su penalty), all’inferno della Serie B.