La misteriosa cordata cinese ha comprato il Milan. Ad ammetterlo è stato lo stesso presidente Silvio Berlusconi, che all’uscita dal San Raffaele dopo la lunga degenza seguita all’intervento al cuore, ha incontrato i giornalisti per rivelare la clamorosa indiscrezione: ‘Ho consegnato il Milan a chi è in grado di rilanciarlo’ ha ammesso candidamente il presidente milanista, rivelando di avere preteso come condizione necessaria per la cessione del pacchetto di maggioranza, investimenti per almeno 400 milioni di euro in due anni.
Una svolta per consentire alla società rossonera di riprendersi la scena mondiale dopo anni di vacche magre e di scarsi investimenti dovuti anche ad un mercato che ha alzato l’asticella dopo l’ingresso delle grandi compagnie petrolifere e dei magnati della comunicazione che hanno acquistato i maggiori club inglesi e francesi. Una cessione dolorosa ma necessaria per ridare lustro alla storia del Milan che negli ultimi anni non ha saputo contrastare l’egemonia della Juventus (capace di vincere cinque titoli consecutivi) ma soprattutto è stata esclusa dal novero dei top club partecipanti alla Champions League.
Gli investimenti per 400 milioni circa, riguarderanno non solo il rafforzamento della rosa per tornare in Europa, ma anche per costruire il nuovo stadio di proprietà del Milan, anello di congiunzione necessario per costruire un progetto solido e vincente.
Già nella giornata di ieri, l’a.d del Milan Adriano Galliani, in occasione del vertice con Montella e Gancikoff aveva ammesso il buon andamento della trattativa per la cessione del Milan ai cinesi. Lo stesso Piersilvio Berlusconi aveva ammesso alla stampa l’imminente cessione alla cordata cinese anche per alleviare lo stesso padre delle responsabilità legate alla gestione della società rossonera. Adesso tutti i tifosi rossoneri fremono per conoscere i protagonisti della cordata cinese che dovrà rilanciare le ambizioni internazionali del club rossonero e valutare il progetto tecnico che dovrà arricchire la rosa di nuovi campioni.