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Calcio

È Joe Hart il nuovo angelo custode del Torino

Il vecchio cuore granata ha battuto il colpo. Uno di quelli forti, pesanti, che in condizioni normali non ti aspetteresti. Cuore, come Hart: la scrittura non è propriamente identica alla traslitterazione inglese (il muscolo cardiaco, infatti, nella lingua britannica, è “heart”), ma l’assonanza è praticamente la stessa.

Joe Hart, classe ’87, è ufficialmente il nuovo portiere del Torino. Soltanto pochi mesi fa, un’affermazione del genere sarebbe suonata tanto improbabile quanto, probabilmente, ridicola. Oggi però si trasforma in realtà, lasciando ben intendere quanto serie ed importanti sono diventate, nel corso di questi ultimi anni, le ambizioni dei granata, desiderosi di tornare a lottare per qualcosa di ben più interessante di una risicata salvezza, obiettivo peraltro raggiunto già piuttosto facilmente in questi anni.

Del resto, l’avventura di Hart fra i pali del Manchester City era praticamente finita con l’avvento sulla panchina inglese di Pep Guardiola. Il giovane allenatore spagnolo non ha mai nascosto la sua poca stima nei confronti dell’estremo difensore britannico, tanto da averlo bellamente declassato al ruolo di riserva, richiedendo alla dirigenza di acquistare, al suo posto, l’ex Barcellona Claudio Bravo.

Il Torino, da tempo alla ricerca di un portiere per soddisfare le richieste di Mihajlovic, ha saputo subito subodorare la pista, chiudendo la trattativa in quattro e quattr’otto. E così, il portiere della Nazionale Inglese, ha accettato di buon grado la corte granata, in un trasferimento avvenuto a poche ore dalla fine del calciomercato.

Hart giunge sotto l’ombra della Mole con la formula del prestito secco. Il club di Cairo, peraltro, ha dimostrato un’ulteriore abilità, riuscendo a diminuire sensibilmente il largo stipendio che il portiere percepiva al Manchester City: la squadra inglese, infatti, pagherà oltre il 60% dei 3,3 milioni di sterline del contratto, mentre la parte restante (circa 1 milione di sterline) sarà versata dal Torino.

Ad ogni modo, per il Piemonte calcistico si tratta indubbiamente di un grande colpo: la stessa città, infatti, potrà adesso vantare il portiere titolare della Nazionale Italiana e quello della Nazionale Inglese, due fra i migliori al mondo nel ruolo.

Published by
Raffaele