Paulo Sousa non sta per lasciare la Fiorentina. La falsa notizia sul trasloco ha fatto infuriare la Fiorentina che reagisce con un comunicato.
‘Paulo Sousa sta per lasciare la Fiorentina‘. La voce è girata per tutto il pomeriggio di ieri, fino a quando il club viola ha deciso di svelare il falso scoop che aveva gettato nel panico la tifoseria viola. La notizia infondata porta la firma di Paolo Bargiggia, il giornalista di Mediaset Premium, che avrebbe rilanciato l’indiscrezione secondo la quale Paulo Sousa stava preparando già il trasloco per trasferirsi in Portogallo, pronto a rassegnare le dimissioni da allenatore della Fiorentina.
Non è la prima volta che questa ipotesi è stata diffusa dalla stampa. Già a fine agosto, si era paventata l’idea che il tecnico lusitano potesse lasciare il club gigliato, dopo un mercato sottotono. Anche in quel caso, l’indiscrezione si rivelò infondata. Non c’è dubbio che Paulo Sousa non abbia gradito il mercato condotto da Pantaleo Corvino. La cessione di Marcos Alonso, che è stato sostituito da un illustre sconosciuto, ha sicuramente incrementato l’insoddisfazione dell’allenatore viola, che comunque non ha mai pensato di abbandonare la nave a stagione appena iniziata. In realtà Sousa stava effettuando un trasloco per trasferirsi presso un’altra abitazione a Bagno a Ripoli.
Fatto sta che queste fantasie di mercato diffuse da Paolo Bargiggia hanno fatto adirare il club viola che si è sentito in dovere di pubblicare una nota ufficiale per attaccare la ‘superficialità’ con la quale è stata diffusa una notizia palesemente falsa. Ecco il testo del comunicato pubblicato sul sito ufficiale della Fiorentina.
Il comunicato ufficiale su Paulo Sousa
‘ACF Fiorentina smentisce seccamente la notizia del tutto priva di fondamento di un imminente addio dell’allenatore Paulo Sousa diffusa oggi su Mediaset dal giornalista Paolo Bargiggia. La Fiorentina si rammarica e si stupisce della superficialità con cui uno scenario così grave sia stato riportato. La Fiorentina ha sempre collaborato con gli organi di stampa e i singoli giornalisti che parlano in prima persona sui social network, rispettando il diritto di opinione e di critica ma non intende più accettare una comunicazione basata su illazioni, supposizioni o ricostruzioni infondate e non verificate’.