La Juventus perde la striscia di imbattibilità, sotto i colpi di Icardi e Perisic. La Roma piegata nel finale dalla Fiorentina.
E’ indubbiamente Maurito Icardi l’uomo copertina della quarta giornata di campionato. L’attaccante argentino ha guidato la riscossa della sua Inter contro la Juventus, siglando la rete del pareggio e inventando l’assist del 2-1 finale. Nerazzurri che sono passati in svantaggio al 21′ della ripresa per mano di Lichtsteiner, bravo ad anticipare tutti su un traversone di Alex Sandro.
Bastano due minuti alla squadra di De Boer per rimettere in parità le sorti del match. Icardi incorna perfettamente un traversone di Candreva su calcio d’angolo e trova la rete del pareggio. Dieci minuti dopo San Siro esplode al gol di Perisic. Il croato, imbeccato da Icardi, beffa di testa Buffon completando la rimonta nerazzurra. Con questo successo l’Inter balza al comando della classifica di Serie A appaiata al Napoli in vetta, anche grazie alla debacle della Roma a Firenze.
La Roma beffata a Firenze nel finale
I giallorossi sono stati piegati da una rete di Badelj nel finale. Il centrocampista croato si inventa un bolide dai 25 metri che sbatte sul palo e si insacca alle spalle di Szczesny. Sulla conclusione del centrocampista viola, pesa l’errore del guardalinee che giudica regolare la posizione di Kalinic che fa velo sulla conclusione dalla distanza, trovandosi in evidente posizione di fuorigioco.
I giallorossi, oggi sottotono, provano in tutti i modi a riacciuffare il pareggio, ma El Shaarawy si fa respingere da Tatarusanu una conclusione ravvicinata a botta sicura, e nel finale è Totti a mancare di poco il bersaglio con una conclusione dal limite. I viola portano a casa tre punti sostanzialmente meritati per quanto fatto vedere nella ripresa.
Prima del gol di Badelj, l’estremo difensore giallorosso aveva salvato la porta da una conclusione al volo di Milic. Poco dopo è Kalinic a dilapidare la più ghiotta delle palle gol sprecando malamente a pochi passi dalla porta. Per i viola una bella boccata d’ossigeno, per Spalletti un ko sul quale riflettere.