Nonostante l’ultimissimo periodo, dal punto di vista del gioco, non sia stato particolarmente brillante per la Juventus, la Vecchia Signora è ugualmente riuscita a centrare fin qui tutti i suoi obiettivi più importanti. La Vecchia Signora, infatti, che in campionato guarda tutti dall’alto in basso con un vantaggio di 4 punti sulle seconde in classifica, è riuscita anche a vincere il proprio girone di Champions League, mettendo in riga Siviglia, Lione e Dinamo Zagabria.
In questo senso, la Juventus doveva solamente suggellare un cammino che fin qui non aveva conosciuto particolari patemi, tanto che la banda di Allegri era riuscita a centrare una qualificazione matematica agli ottavi di finale di Champions League già al turno precedente. Tuttavia, non vi era ancora la sicurezza relativamente al primo posto: quella è stata raggiunta pochi minuti fa, sconfiggendo la modesta, seppur volenterosa, Dinamo Zagabria.
Compatibilmente con questo momento storico, la Juventus non ha giocato una gara estremamente propositiva, palesando ancora una volta un sistema di gioco non propriamente brillante. Per l’occasione, inoltre, il tecnico bianconero ha dovuto far fronte a diverse defezioni di lusso, schierando il portiere Neto ed una linea difensiva inedita composta da Benatia, Rugani ed Evra. I cinque di centrocampo, invece, sono stati Cuadrado, Lemina, Marchisio, Pjanic e Asamoah, mentre il tandem pesante era composto di Mandzukic e Higuain.
E proprio il pipita, reduce da un periodo di scarsa forma e caratterizzato da un bottino misero di gol, apre le marcature nel secondo tempo, sfruttando una bella azione personale di Lemina. Tolti gli affanni, la Juventus recupera un po’ di sicurezza, e suggella la gara trovando persino la marcatura del raddoppio: corner di Pjanic, incornata di Rugani e pallone nel sette. Ottima la prestazione del giovane difensore, alla terza marcatura stagionale su sette presenze.
Finisce 2 – 0 per la Juventus, quindi, che si prende anche la testa del girone con 14 punti. Siviglia secondo con 11 punti, mentre il Lione, terzo, scivola in Europa League.