Dall’edizione del 2018/19 la Champions League cambierà formula e consentirà l’accesso di quattro squadre italiane alla competizione, senza passare per i classici e vituperati, preliminari. Un chiaro ritorno al passato assai gradito soprattutto per il calcio italiano che troppo spesso, negli ultimi, si è visto ridotto a due squadre il contingente in Champions League, anche per la scarsa fortuna delle nostre squadre nei preliminari.
Quindi, dalla prossima stagione, saranno ben 4 i posti disponibili e la bagarre per un piazzamento nell’Europa del calcio che conta, si farà sempre più intensa e combattuta. C’è da dire che, anche senza questa riforma, il calcio italiano avrebbe potuto riprendersi le quattro rappresentanti, dopo la debacle del calcio inglese in Europa, incapace di ripetere gli exploit degli anni precedenti.
Per la Spagna, il primo posto è ormai una certezza, grazie ai successi di Real Madrid, Barcellona e Atletico Madrid, mentre la Bundesliga occupa, nel ranking Uefa, il secondo posto in modo stabile.
Il ranking Uefa considera, ai fini della propria classifica, i risultati prodotti nelle ultime cinque stagioni. Nei prossimi anni, le posizioni delle prime quattro in classifica potrebbero mutare in modo sensibile, in attesa che la nuova formula della competizione prenderà vita nel 2021. Aver esteso anche alla quarta nazione nel ranking, la possibilità di schierare 4 squadre, indubbiamente favorisce il calcio italiano, davvero sottorappresentato nelle precedenti edizioni. Anche in questa stagione, come già accadde al Napoli nella scorsa, i preliminari hanno ‘bruciato’ una squadra al calcio italiano. La Roma è stata eliminata dal Porto, dopo una sciagurata gara di ritorno nella quale i giallorossi hanno pagato una doppia espulsione, dilapidando, già ad agosto, uno degli obiettivi stagionali più importanti.