De Laurentiis è intervenuto a Radio Kiss Kiss, per parlare di mercato, di Milik e delle prospettive del suo Napoli sempre più vicino alla Juventus.
E’ un Aurelio De Laurentiis straripante, quello che è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss e che ha parlato a 360 gradi della stagione attuale del Napoli e delle prospettive future della squadra partenopea. De Laurentiis non poteva non parlare di mercato, con esplicito riferimento all’operazione legata al bomber del Genoa, Leonardo Pavoletti, ormai in procinto di essere ufficializzato dal Napoli: ‘Stiamo aspettando solo l’esito delle visite mediche, poi si aggregherà alla squadra – ha ammesso il numero uno del Napoli – poi verrà ufficializzato il 3 gennaio, ma già dal 27 sarà a disposizione di Sarri in modo da poter apprendere il tipo di calcio unico in Europa che sa fare il nostro maestro’.
C’è ottimismo anche per quanto concerne il bomber polacco Milik, che sta già bruciando le tappe per tornare a calcare i campi di calcio: ‘Sta facendo allenamenti fantastici e calcia già con tutte e due i piedi. Non voglio fare previsioni incaute ma credo che lo vedremo in campo dall’1 febbraio, pronto per la sfida contro il Real Madrid’.
De Laurentiis si è detto sempre più orgoglioso del lavoro svolto da Sarri, giudicato ‘un grandissimo allenatore’ ma ha anche ammonito: ‘gli allenatori devono avere la consapevolezza che non sono insostituibili. Quando leggo i giornali vedo sempre questa paura di dover poi essere esonerati, invece l’allenatore deve essere la parte forte di un gruppo, di una società, la società si deve sempre rapportare con lui. Poi ci sono anche gli allenatori che chiedono giocatori e altri che lasciano fare’.
Il patron del Napoli ha anche parlato del successo del Milan a Doha, contro la Juventus: ‘Anche noi abbiamo battuto la Juve a Doha come ha fatto il Milan. Ieri mi sono davvero divertito, ma il nostro 2-2 fu più spettacolare. Il Milan ha dimostrato di sapere stare bene in campo. Hanno alcuni giocatori che mi piacciono molto e che farebbero anche al caso nostro , vuole dire che anche l’allenatore sta facendo bene. Adesso il gap con la Juve c’è soltanto societariamente, loro hanno una storia immensa perchè gli Agnelli hanno una storia immensa. Hanno creato un impero, la Fiat, la Ferrari, l’Alfa Romeo. Sono forti dal punto di vista economico, ma per me cosi forte non è. Nel momento in cui il Napoli farà capire ai suoi stranieri cosa vuole dire Napoli….’.