Dalla Cina non giungono segnali rassicuranti per il closing che sembra allontanarsi, condizionando le operazioni di mercato del Milan.
Il closing per la cessione delle quote azionarie del Milan alla cordata cinese capeggiata da Sino Europe, potrebbe slittare ancora. Nonostante siano stati versati già ben 200 milioni a titolo di caparra, le nubi sul futuro del Milan non si diradano. La dirigenza rossonera sperava già di poter contare sui quattrini dei cinesi per operare sul mercato e rafforzare la squadra, ma a quanto pare sarà ancora Galliani a dover dirigere in prima persona il mercato rossonero.
Anzi, pare proprio che l’amministratore delegato del Milan abbia vietato alla cordata cinese di contattare direttamente il tecnico Montella, fino a quando non verrà ufficializzato il closing. Una situazione che vieta all’attuale allenatore rossonero di poter pianificare il futuro con la nuova proprietà, generando ulteriore confusione. L’ultimo contatto di mercato tra l’attuale dirigenza e la cordata cinese fa riferimento a poco prima di Natale.
Poi, le due parti, si sono ignorate. Il silenzio dei cinesi potrebbe condizionare, e non poco, la finestra di mercato invernale del Milan. Per il momento, l’unica trattativa aperta rimane quella per Deulofeu, l’esterno spagnolo che potrebbe arrivare in prestito. Ma è proprio questa formula che non piace all’Everton, la società che detiene il cartellino del giocatore, che vorrebbe monetizzare la cessione.
L’attuale fase di impasse sulla trattativa per la cessione del Milan sta generando una sorta di immobilismo sul mercato che potrebbe pregiudicare il prosieguo della stagione. Montella vorrebbe colmare alcune lacune della rosa a disposizione per puntare in modo deciso ad un piazzamento in Champions. Keita rimane un sogno che potrà avverarsi solo dopo il closing, mentre Bacca non sembra intenzionato a partire per la Cina. E proprio dalla Cina, tutto ancora continua a tacere.