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Calcio

Gravissimo atto intimidatorio contro Daniele Sebastiani, presidente del Pescara

Daniele Sebastiani, dopo l’attentato incendiario che ha incenerito due automobili parcheggiate sotto casa, ha comunicato la volontà di lasciare la società.

La notizia dell’attentato incendiario subito dal presidente del Pescara, Daniele Sebastiani, ha destato sconcerto nell’ambiente calcistico e non solo. Nella notte tra lunedi e martedi, intorno alle ore 3:30, alcuni balordi hanno incendiato due auto appartenenti al numero uno del Pescara (un Suv e una smart). Un episodio spiacevole che potrebbe essere legato a doppio filo alle minacce che lo stesso Daniele Sebastiani aveva subito negli ultimi mesi e che lo stesso ha rivelato dopo il pesante ko contro la Lazio di domenica scorsa.

Immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco che sono stati prontamente chiamati dagli operai della società Attiva dediti alla raccolta di rifiuti. Dura la presa di posizione del numero uno della squadra abbruzzese che ha affidato a ‘Il Centro’ la propria indignazione per l’ennesimo atto di intimidazione subito: ‘Sono indignato, a fine stagione ho deciso di lasciare la società’. In queste ore la Digos del luogo sta svolgendo le indagini di rito per accertarne le responsabilità facendo anche ricorso alle riprese delle telecamere di sorveglianza. Non vi sono dubbi sulla natura dolosa dell’incendio che ha distrutto le due automobili di proprietà della famiglia Sebastiani.

Chiara e netta la presa di posizione della Lega Calcio che, in un comunicato, ha voluto manifestare tutta la solidarietà al presidente del Pescara, condannando gli atti di intimidazione: ‘Massima vicinanza e solidarietà al presidente del Pescara Daniele Sebastiani per l’inqualificabile atto di vandalismo che ha subito, augurandosi che i responsabili siano al più presto individuati. Non si possono in alcun modo tollerare tali violenze e atti intimidatori, tantomeno nei confronti di un Presidente che ha sempre gestito il suo club di calcio con immensa passione e grandi sforzi’.

Published by
La Redazione