Fiorentina e Torino, pochi minuti fa, hanno messo la parola fine anche su questa ventiseiesima giornata del campionato di Serie A. I viola e i granata, protagonisti fin qui di un campionato inferiore alle aspettative, hanno dato vita ad un match spettacolare e caratterizzato da numerose occasioni importanti, nel corso del quale nessuna delle due squadre è riuscita a prevalere sull’altra.
Grandi allarmi in casa Fiorentina. L’allenatore Sousa, all’indomani della clamorosa eliminazione patita in Europa League per mano del Borussia Monchengladbach, si ritrova su una panchina traballante, e per l’occasione è costretto a rinunciare all’infortunato Bernardeschi, stella della squadra. Largo, dunque, ad una sorta di rivoluzione tattica: 4-2-3-1, con Tatarusanu in porta e una linea difensiva a quattro piuttosto inedita, composta da Salcedo, Gonzalo Rodriguez, Astori e Sanchez. Badelj e Borja Valero hanno composto la cerniera di centrocampo, mentre alle spalle dell’unica punta Kalinic hanno agito Chiesa, Tello e, un po’ a sorpresa, la new entry Saponara.
Dall’altra parte, Mihajlovic decide di rinunciare all’ex Ljajic, lanciando un 4-3-3 comunque piuttosto solido. Hart in porta, ed un quartetto arretrato formato da Zappacosta, Ajeti, Moretti e dal giovane Barreca. I tre di centrocampo sono stati Benassi, Lukic e Baselli, mentre nel tridente offensivo, insieme ai titolarissimi Iago Falque e Belotti, ha trovato una maglia da titolare Boyé.
Il match, perlomeno stando a guardare il primo tempo, pare sancire il dominio della Fiorentina. All’ottavo minuto Saponara realizza il primo gol con la casacca viola, con un tap-in vincente dopo una prodezza di Hart su Borja Valero. Il Torino sbanda pericolosamente, il portiere inglese compie dei veri e propri miracoli, ma al 38° è costretto a capitolare nuovamente: Borja Valero batte il corner, Kalinic sfugge a Zappacosta e la mette dentro di testa.
Quando però tutto sembra finito, la Fiorentina riesce a farsi nuovamente rimontare nel secondo tempo. Grande protagonista, sia in positivo che in negativo, è Belotti: il gallo al 61° prosegue l’infausta tradizione dei rigori sbagliati dal Torino in campionato, tirando un penalty sulla traversa, ma si rifà quattro giri di orologio più tardi con un colpo di testa (complice l’immobilismo della difesa viola). Il pareggio giunge all’85°, ancora con Belotti, che sfrutta un cross delizioso di Baselli. Finisce 2 – 2, con la panchina di Sousa che pare avere ormai le ore contate.