Juventus all’ultimo respiro, il Milan cede alla legge dello Stadium

Anche il Milan, nell’anticipo della ventottesima giornata del campionato di Serie A, è costretto ad arrendersi alla legge dello Juventus Stadium, tempio nel quale la Vecchia Signora è riuscita a inanellare ben trentuno vittorie. I rossoneri, al termine di un match combattutissimo ed estremamente emozionante, escono sconfitti pur essendosi difesi con le unghie e con i denti. Gli uomini di Allegri, che martedì saranno impegnati nel ritorno degli ottavi di Champions, ipotecano in maniera definitiva il discorso Scudetto.

Per l’occasione, il tecnico bianconero, non ha mancato di sorprendere tutti, schierando una squadra davvero atipica. Pur confermando il modulo del 4-2-3-1, risultato però “falso” visti gli interpreti in campo, le scelte di Allegri sono state evidentemente volute per creare confusione nelle contro-azioni degli avversari, oltre che dettate da certe necessità. E così, dinanzi al capitano Buffon, la linea difensiva è stata composta da Barzagli, Bonucci, Benatia e Asamoah. Khedira e Pjanic si sono sistemati a centrocampo, mentre dietro l’unica punta Higuain, con Cuadrado squalificato e Mandzukic assente a causa di una colica intestinale, hanno agito Dani Alves, Dybala e Pjaca.

Di contro, anche il Milan si è presentato con numerose defezioni importanti: fuori Suso, infortunato, e l’eroe della sfida di andata Locatelli, in stato febbricitante. Anche la difesa, per forza di cose, è nuovamente da reinventare. E così, con Donnarumma tra i pali, il quartetto arretrato è stato composto da Zapata, Paletta, Romagnoli e De Sciglio. Centrocampo di fisico, con Pasalic, Sosa e Bertolacci, mentre in avanti un tridente inedito: Deulofeu, Bacca e Ocampos.

La Juventus spinge fortissimo già dalle battute iniziali della partita, sfiorando il gol del vantaggio dopo appena tre minuti. Da segnalare, effettivamente, la prova maestosa di Donnarumma: il portiere milanista è stato sicuramente il migliore in campo, protagonista di alcuni interventi davvero prodigiosi, nonostante l’inevitabile sconfitta. Proprio l’estremo difensore rossonero salva i suoi in numerose occasioni nella prima mezz’ora, su Pjaca, Dybala e Higuain. E, dopo le forti proteste bianconere per un probabile rigore non assegnato a seguito di un intervento di Zapata su Dybala, la Signora si porta meritatamente in vantaggio: Benatia dapprima si erge in un anticipo sontuoso, poi si porta nell’area rossonera e, ricevuto il passaggio di Dani Alves sul filo del fuorigioco, trafigge Donnarumma al 30°.

Il Milan tuttavia non cede, rischia ancora ma al 43° trova il clamoroso pareggio: Deulofeu parte in accelerazione mettendo in difficoltà Barzagli, tocco per l’accorrente Bacca che, di prima intenzione, la mette dentro. È il quarto gol del colombiano nelle ultime tre partite, sul quale tuttavia aleggia l’ombra di un leggero fuorigioco non ravvisato dal quartetto arbitrale.

Nella seconda frazione di gioco l’inerzia della gara non cambia, benché gli attacchi della Juventus si facciano più disorganizzati e confusionari, ma non per questo inefficaci. Donnarumma è ancora miracoloso su Pjanic (punizione al 50°) e Khedira (al 52° minuto), mentre il Milan perde Bacca per infortunio. Ma il giovane portiere rossonero si immola realmente al 61° minuto: Pjanic penetra dall’esterno, conclusione velenosa e l’estremo difensore del Milan devia sulla traversa.

Nell’ultima mezz’ora la gara si innervosisce, con la Juventus meno lucida e frustrata per una porta che pare stregata. Il Milan si rende pericoloso solo con un calcio piazzato dalla distanza di Sosa (fuori di poco) e con un errore in disimpegno dei difensori bianconeri che per poco non beffa Buffon, mentre Donnarumma è ancora una volta straordinario al 73°, allorché respinge dapprima il tentativo di Khedira, e poi anche il tap-in di Higuain.

Si arriva alle battute finali. Al 93° Sosa viene espulso per somma di ammonizioni, dopo un intervento plateale su Asamoah che gli costa il secondo giallo. Nel giro di un minuto, la Juventus crea due clamorose occasioni con Higuain: la prima termina fuori di un soffio, la seconda viene respinta ancora una volta da un Donnarumma superlativo. Sulla ribattuta, tuttavia, interviene Lichtsteiner che prova a rimettere la sfera in mezzo, ma De Sciglio intercetta con un braccio. Siamo al 95° e, dopo una serie di proteste vibranti, l’arbitro assegna un calcio di rigore alla Juventus, che Dybala trasforma nonostante l’intuizione del portiere rossonero. La Vecchia Signora vince così all’ultimo respiro, per il 2 – 1 finale che avvicina ancora di più i bianconeri allo Scudetto.

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