Se la stagione calcistica attuale, naturalmente per quel che concerne il campionato di Serie A, non sta regalando molte emozioni né per quanto concerne la lotta Scudetto, né per quel che riguarda la volata salvezza, molto differente è il discorso relativo alle qualificazioni europee. La corsa alla Champions League, così come quella all’ Europa League, è infatti ancora apertissima. E, con la Roma e il Napoli favorite per il secondo e per il terzo posto, si aggiungono anche alcune incognite “impazzite”, che potrebbero stravolgere del tutto ogni pronostico finale. Se, da una parte, abbiamo un’ Inter sempre più rediviva, dall’altra ecco che la Lazio non molla l’osso.
La Lazio, con Simone Inzaghi a guidare dalla panchina, sta dando vita ad una stagione a dir poco entusiasmante, fatta di grandi successi e soddisfazioni. Con la finale di Coppa Italia ormai ipotecata, benché andrà ancora giocata la gara di ritorno di semifinale contro la Roma, i biancocelesti sono riusciti a impossessarsi anche del quarto posto in classifica della Serie A, mettendo nel mirino la terza piazza occupata dal Napoli.
In questo senso, l’ultima vittima della Lazio è stato il Torino, nel posticipo del lunedì della ventottesima giornata di campionato. In una partita particolarmente interessante, e grazie alla quale, almeno stando ai pronostici, si sarebbe potuto assistere alla sfida nella sfida tra i bomber Immobile e Belotti, i ragazzi di Simone Inzaghi hanno trionfato al termine di una prestazione convincente, vincendo per 3 – 1 e salendo a quota 56 punti in classifica. Il Torino, invece, notevolmente dimensionato rispetto a quelle che parevano essere le ambizioni iniziali della stagione, mantiene un decimo posto a metà tra una irraggiungibile qualificazione europea ed una salvezza ben salda.
La cronaca dei gol, realizzati tutti nel secondo tempo. Al 56° Ciro Immobile, grande ex della partita, firma il vantaggio della Lazio, con un tap-in vincente su una corta respinta in scivolata di Moretti. Il pareggio del Torino arriva al 72°, con Maxi Lopez: l’attaccante argentino anticipa Milinkovic-Savic su un calcio d’angolo, e di testa batte Strakosha.
Il match, dunque, si risolve nei minuti finali. All’87° Keita fa impazzire l’Olimpico, disegnando uno splendido destro a giro dal limite dell’area assolutamente imparabile per Hart. Al 90° chiude i conti Felipe Anderson: il brasiliano, lanciato in porta da Lulic in contropiede, sigilla il 3 – 1 finale.