Il fallimentare derby con la Lazio, senza ombra di dubbio, ha avuto dei risvolti catastrofici per quel che concerne il finale di stagione della Roma. Il club capitolino, infatti, quando mancano davvero pochissime giornate al termine di questa stagione, era chiamato a fornire una prova perlomeno adeguata contro i rivali più odiati, nella stracittadina che ha rappresentato anche il match di cartello del trentaquattresimo turno di Serie A. Al di là dell’orgoglio, e del fatto che per l’eterno Francesco Totti, con ogni probabilità, sarebbe stato l’ultimo derby della storia, per la Roma era assolutamente fondamentale accumulare punti per questo forcing finale, il cui obiettivo è ormai solo uno: difendere il secondo posto, che equivarrebbe ad una qualificazione diretta alla prossima edizione della Champions League, dagli assalti del temibile Napoli di Maurizio Sarri. Alla fine, invece, le cose non sarebbero potute andar peggio per Luciano Spalletti, che nei prossimi impegni, con ogni probabilità, sarà anche costretto a rinunciare ai vari Strootman e Rudiger.
Il fattaccio è ormai arcinoto, e naturalmente riguarda il criticatissimo calcio di rigore che l’arbitro Orsato, in occasione del 43° minuto del primo tempo del derby, ha fischiato in favore della Roma: intervento di Wallace in scivolata, Strootman va giù e il direttore di gara non ha dubbi nel concedere il penalty ai giallorossi. I replay, tuttavia, danno ragione alle vibranti proteste degli uomini di Simone Inzaghi: il difensore biancoceleste non va neppure vicino a sfiorare il centrocampista olandese, reo di essersi reso protagonista di quella che, alcune specializzate riviste estere, hanno definito una simulazione “indecente e grottesca”.
E adesso, chiaramente, Strootman rischia la stangata. Il giocatore romanista verrà con ogni probabilità punito tramite l’utilizzo della prova televisiva: il procuratore Pecoraro, in questo senso, ha già segnalato la simulazione al Giudice sportivo, che di contro dispone di una serie di precedenti poco concilianti per il club capitolino. Non va dimenticato, infatti, che nel 2007 sia l’interista Adriano che il napoletano Zalayeta, furono costretti a saltare due turni per squalifica proprio dopo essersi procurati due calci di rigore con una chiara simulazione. Situazione analoga avvenne anche con Milos Krasic, nel 2010: allorché l’esterno, all’epoca dei fatti in forza alla Juventus, si procurò un penalty dopo essersi letteralmente gettato in area enfatizzando un contatto inesistente.
Insomma, plausibile ipotizzare che anche Strootman verrà punito con almeno due turni di stop, che lo costringeranno a saltare le complicatissime gare contro il Milan e la Juventus. Per quanto concerne Rudiger, invece, scatterà la classica squalifica per aver rimediato un rosso diretto contro la Lazio. Dovrebbe comunque tornare nella gara contro i bianconeri.