Non poteva finire nel peggiore dei modi la finale Champions per la Juventus che cede per 4-1 nel match di Cardiff al Real Madrid e fallisce, ancora una volta, l’appuntamento con la Coppa dalle grandi orecchie. Riesce l’impresa alle merengues che diventano la prima squadra a vincere la Champions League per due volte consecutive dal 1992, quando venne creata la nuova formula. E come se non bastasse, la Veccha Signora è in ansia anche per le notizie che giugnono da Piazza San Carlo a Torino, dove una esplosione durante la trasmissione sul maxi-schermo, semina il panico, causando diverse centinaia di feriti.
Una serata che doveva segnare l’apice di un ciclo incredibile e che invece si è trasformata in un vero e proprio incubo per la società bianconera. Eppure erano stati proprio gli uomini di Allegri a partire in quarta, creando almeno due palle gol nitide già nel primo quarto d’ora. Keylor Navas intercetta una conclusione a botta sicura di Pjanic e Higuain impensierisce severamente l’estremo difensore madrileno con una conclusione dalla distanza.
Poi il Real Madrid prende le misure al centrocampo bianconero e la partita cambia verso. Le merengues fanno meno fatica a contenere le incursioni degli esterni bianconeri e si affacciano ripetutamente dalle parti di Buffon. In una di queste, Cristiano Ronaldo porta in vantaggio il Real Madrid. Il suo tiro ravvicinato viene deviato da Bonucci quel tanto che basta per mettere fuori causa Buffon. La Juventus non si disunisce e trova il pari qualche minuto dopo con Mandzukic che si inventa una sforbiciata in piena area che beffa un Navas non irreprensibile. La prima frazione si chiude sull’1-1, un risultato che fotografa perfettamente l’andamento del match.
Nella ripresa scende in campo una Juventus più timorosa e meno organizzata. Il Real Madrid punge ancora, mettendo in difficoltà la retroguardia bianconera e passa ancora al 61′ grazie ad una conclusione di Casemiro dai 25 metri che sorprende un Buffon non impeccabile nella circostanza. E’ il gol che taglia le gambe ai bianconeri. Appena tre minuto dopo, Cristiano Ronaldo cala il tris, anticipando Bonucci su un bel traversone di Modric. E’ il tracollo per la squadra di Allegri, che perde le staffe e non riesce più a ritrovare il bandolo della matassa, continuando a subire la pressione degli avversari.
L’arbitro Byrch ci mette del suo, espellendo Cuadrado per doppia ammonizione dopo una lieve spinta a Ramos che stramazza al terra, simulando un contatto di maggiore gravità. In zona Cesarini arriva anche la quarta rete con il neo entrato Asensio, la cui conclusione mancina da pochi passi non dà scampo all’attonito Buffon. Finisce con il tripudio dei giocatori del Real Madrid che bissano il successo dello scorso anno. Per la Juventus una batosta ancora più severa rispetto a quella rimediata a Berlino. Questa volta i bianconeri partivano quantomeno con il pronostico in equilibrio. Inspiegabile il blackout del secondo tempo. L’impressione di fondo è che i bianconeri non abbiano espresso appieno il proprio potenziale nel momento topico della gara più importante della stagione. Evidente la delusione che si è letta sul volto dei giocatori bianconeri. Rimane la certezza di avere compiuto un salto di qualità rispetto alla scorsa stagione. Quello di Allegri è un gruppo che può crescere ancora se saprà scrollarsi le brutte delusioni di Berlino e Cardiff ripartendo con lo spirito giusto.