Il Milan ha aderito al voluntary agreement con la Uefa per ripianare i debiti nei prossimi 5 anni, ma intanto ha già investito cifre faraoniche.
Non si può non usare l’aggettivo ‘faraonico’ per descrivere il calciomercato del Milan. Il nuovo corso cinese all’insegna delle corpose uscite multimilionarie è iniziato con l’arrivo di Musacchio per finire con l’acquisto più clamoroso, quello di Leonardo Bonucci. In mezzo anche i colpi legati ai nomi di Kessiè, Andrè Silva, Ricardo Rodriguez, Andrea Conti, Fabio Borini e Hakan Calhanoglu. Una campagna acquisti che ancora regalerà, quasi certamente, un colpo da novanta anche in attacco. Ma è lecito chiedersi come è possibile che il Milan possa investire tutti questi quattrini in cosi poco tempo e come può coniugarsi un investimento cosi importante con i rigidi paletti del fair play finanziario.
Non si può non evidenziare il fatto che il Milan ha denunciato perdite per 250 milioni di euro, mentre il limite consentito dalla Uefa è di 30 milioni di euro. Per evitare severe sanzioni, Fassone ha aderito al voluntary agreement nel quale è stato presentato un piano di rientro da debiti nell’arco temporale di 3/5 anni, presentando anche un prospetto dei potenziali ricavi. Il Milan, nel piano presentato, conta di raddoppiare i fatturati tra il 2018 e il 2022, portandolo dai 250 milioni attuali a 500 milioni, sommando anche i potenziali ricavi della Champions League e gli introiti provenienti dal mercato cinese (stimati in 200 milioni a stagione).
Per rendere credibile questo progetto, il Milan ha deciso di allestire subito una formazione ipercompetitiva che possa lottare per un piazzamento in Champions League. Il gruppo di Yoshong Li ha già speso ben 680 milioni di euro, tra i 520 milioni pagati alla Fininvest, i soldi per ripianare le perdite (circa 90 milioni) e una parte dei debiti in scadenza (70 milioni). Dalle cessioni di Lapadula, Niang e Paletta si conta di incassare 30 milioni di euro, mentre Yoshong Li sta provvedendo ad un aumento di capitale da 60 milioni di euro. E adesso è in cantiere un nuovo colpo di mercato per acquistare un attaccante centrale di grido. Solo il tempo confermerà o meno, la credibilità e la sostenibilità economica di un progetto che finora ha comportato solo uscite multimilionarie.