Antonio Cassano ha dichiarato a ‘La Stampa’ di essere pronto per tornare a giocare, spiegando i motivi del prematuro addio al Verona.
Antonio Cassano non lascia, anzi raddoppia. Dopo le conferenze pasticciate nelle quale ha annunciato adii poi smentiti subito dopo, adesso sembra davvero pronto a tornare sulla rampa di lancio, dopo aver riconosciuto di avere rimediato una brutta figura soprattutto con i tifosi del Verona:
‘La vita è fatta di scelte – ha dichiarato FantAntonio al quotidiano ‘La Stampa’ – Anche professionali. Si può farne una che si ritiene giusta e poi ripensarci, è successo miliardi di volte nel mondo. Ma se capita a un calciatore fa più clamore. Se poi è Cassano, allora è matto. Nella mia vita di c…e ne ho fatte tante, ma non sono scemo. E soprattutto sono sempre stato coerente. Per il resto, sono abituato a convivere con la pressione mediatica. Sono diventato un k-way, la pioggia mi scivola via. Con l’Hellas Verona non è scattata la scintilla, l’ho capito subito… è come stare con una donna e accorgersi di non avere voglia di passarci del tempo insieme. Una questione di feeling, di aria. L’ho detto al presidente Setti, al direttore sportivo Fusco, all’allenatore Pecchia. Ho pensato fosse meglio interrompere, anziché trascinare la cosa’.
Di ritirarsi non ne ha minimamente l’intenzione, anzi si è proposto al migliore offerente: ‘Quando ho parlato col Verona non ho mai detto ‘mi ritiro’. Sfido chiunque a sostenere il contrario. Poi sono state scritte altre cose, ma la verità è questa. Infatti al momento della rescissione mi hanno proposto di inserire la clausola di risarcimento, nel caso trovassi un’altra squadra. E io ho accettato. La nostalgia di casa non c’entra. Di sicuro voglio continuare, ho più di qualche idea, ma non ho offerte. La cosa fondamentale è che mi diverta. Come ho sempre fatto in 18 anni di carriera. Chi mi vuole deve chiamare me, non ho procuratori. Data limite? Settembre, altrimenti resto a casa’.