E’ stato firmato il protocollo di intesa tra Coni e Federcalcio che consentirà la reintroduzione di tamburi e megafoni negli stadi. E diciamoci la verità: un po’ ci erano mancati in questi anni. Da sempre il calcio viene considerato una forma di intrattenimento come il cinema, il circo o il teatro, ma non può essere negato il fatto, che a differenza di altre forme di spettacolo, la cornice di pubblico e l’atmosfera sugli spalti, costituisce un ulteriore elemento di spettacolarità degli eventi. Il rullare dei tamburi non può di certo essere criminalizzato, anzi, per molto tempo è stato considerato un valore aggiunto dello spettacolo offerto dal tifo organizzato.
Oggi più che mai, è necessario in Italia tornare a far diventare una festa lo spettacolo calcistico in sé. Gli stadi si stanno pian piano svuotando e non è raro assistere a partite con una cornice di pubblico ridottissima. Oltre all’esigenza di abbattere le barriere e costruire stadi comodi e sicuri, non si può ignorare la necessità di valorizzare il tifo. L’abolizione della tessera del tifoso è un’altra iniziativa che va in questa strada. Negli anni 70′ e 80′ i tamburi imperversavano negli stadi dando una nota di colore che accompagnava l’evolversi delle partite. Un auspicato ritorno al passato è alla base della nuova politica adottata dal Coni, nella speranza che la partita di calcio possa tornare ad essere una festa per tutti, all’insegna dei valori dello sport e del sano intrattenimento.