Non c’è dubbio che la squadra regina del mercato sia stata il Milan, che ha rivoluzionato la rosa incrementandone la qualità. ‘Abbiamo investito oltre 230 milioni – ha ricordato Fassone in una intervista concessa subito dopo la fine del mercato – ma numericamente siamo soddisfatti. Siamo sotto al budget previsto e inoltre faremo ancora qualcosa in uscita’.
Biglia, Kalinic, Calhanoglu, Kessiè, Ricardo Rodriguez sono solo alcuni dei nuovi volti di un Milan che adesso, legittimamente, può puntare in alto. In totale, il Milan in entrata ha chiuso ben 11 colpi che hanno rivoluzionato totalmente la rosa. ‘Abbiamo investito più di 230 milioni – ha proseguito Fassone – ma è giusto specificare alcune cose. Questi soldi li metteremo tutti a bilancio nel 2017-18, così tutti stanno tranquilli. Se abbiamo potuto portare con Mirabelli undici giocatori forti, il merito è della proprietà, ma bisogna specificare che abbiamo fatto cessioni per 50-60 milioni di euro ed è possibile che in uscita si possa ancora fare qualcosa’.
Mirabelli, il ds rossonero, ha invece voluto stigmatizzare quello che rappresenta l’unico fallimento del mercato rossonero: Pierre Emerick Aubameyang. E’ stato lui, la ciliegina mancata nella torta rossonera.
‘E’ un giocatore grandissimo – ha ricordato Mirabelli – e aveva voglia di venire al Milan, ma alcune volte i matrimoni non si riescono a fare. Il Dortmund ha fatto fatica a cederlo e alla fine è andata così. Resta un grandissimo. I tifosi ci chiedevano il botto finale e un po’ ci spiace. Noi programmiamo le cose per tempo, non ci piace arrivare all’ultimo a fare le cose. Non siamo fatti così, non aspettiamo l’ultimo per prendere quello che è rimasto. Quando fai una cosa all’ultimo vuol dire che non hai programmato bene la sessione, non credo negli effetti speciali al 31 agosto’.