Buffon è stato criticato per un errore di piazzamento in occasione della rete di Isco, ecco la sua reazione affidata al quotidiano La Repubblica.
Gianluigi Buffon invita tutti a guardare avanti, dopo la brutta batosta subita dalla nazionale al Bernabeu. Una battuta d’arresto che ha lasciato strascichi e innescato polemiche per alcune scelte tattiche non condivise, operate dal ct Giampiero Ventura. Buffon si è detto fiducioso, in una intervista rilasciata a Repubblica, sulle possibilità dell’Italia di poter centrare la qualificazione:
‘Abbiamo una qualificazione da raggiungere tramite i play-off – ha sentenziato l’estremo difensore friulano – però nei play-off non ci siamo ancora. Dobbiamo vincere almeno un’altra partita, pensiamo a Israele. Io penso che abbiamo perso perché abbiamo trovato una squadra che si è dimostrata superiore. Poi, se vogliamo scendere nelle valutazioni tattiche, che non mi competono, il c.t. sa analizzare i nostri pregi e i nostri limiti: per me, dopo aver rivisto la partita, capirà benissimo quello che possiamo esprimere in certe partite contro determinate squadre e contro altre. Pensavamo, venendo da un bel filotto di risultati, di poter almeno stare in partita. Come avevo detto alla vigilia, il risultato poteva essere anche secondario. Era importante dimostrare di poter fare la gara, creare grattacapi, mantenere il risultato in bilico fino all’ultimo. Così non è stato: in mezzo ai nostri demeriti, che ci sono sicuramente, esistono anche i meriti degli spagnoli’.
Troppo forte questa Spagna che ha sorpreso anche Buffon per la qualità del gioco espresso: ‘Non mi aspettavo fossero così superiori. Hanno una qualità eccelsa nei vari singoli, non da oggi, ma da dieci anni. Hanno un modo di giocare consolidato in tantissimi anni: se fanno una cosa in campo, sanno perché la fanno. E questa sicurezza te la danno solo il tempo e le vittorie costruite insieme. In più, continuano a sfornare interpreti nuovi’.
Alcuni lo hanno criticato per il piazzamento errato sulla punizione di Isco che ha sbloccato il match: ‘Sui goal si può sempre fare di più. Quando hai dieci persone davanti, se non vedi partire la palla diventa complicato. È un pelo nell’uovo, me ne rendo conto’.
