Il Napoli perde per 2-1 in Ucraina dopo una gara giocata sottotono, sbagliata la scelta di inserire Mertens solo a partita in corso.
Comincia male l’avventura del Napoli in Champions League. I partenopei vengono sconfitto per 2-1 dallo Shaktar Donestk, dopo una prestazione sottotono.
Il Napoli parte con il freno a mano tirato, concedendo qualche pallone di troppo alla squadra Ucraina. Solo a tratti, la squadra di Sarri si è espressa nella prima frazione, secondo gli standard ai quali ci ha abituato. Per lunghi tratti, lo Shaktar mantiene il pallino del gioco, impegnando Reina in diverse situazioni. La conclusione di Taison dal limite dl minuto 15 sorprende un incerto Reina, non irreprensibile nell’occasione, consentendo ai padroni di casa di passare in vantaggio. La reazione del Napoli è tanto lenta quanto sterile. Milik non punge, mentre Insigne e Callejon girano a vuoto senza riuscire a creare superiorità sulle fasce.
Nella ripresa, le squadre tornano in campo senza alcun cambio. Hamsik spedisce a lato un colpo di testa da posizione propizia. Il Napoli prova a prendere in mano le redini del match, ma sono i padroni di casa a sfiorare il raddoppio con Ferreyra il cui tiro a giro non trova la porta. L’appuntamento con il gol è solo rimandato di pochi minuti. Ferreyra schiaccia in rete sotto porta dopo un uscita a vuoto di Reina ancora non inappuntabile nella circostanza. Sul 2-0, Sarri decide di giocarsi la carta Mertens, mettendo fuori Hamsik.
La partita si innervosisce e fioccano i cartellini gialli e in due minuti vengono ammoniti Fred, Insigne e Mertens. Al 70′ arriva il rigore che può cambiare le sorti del match. Mertens subisce un evidente fallo in area e Zwayer concede la massima punizione che Milik trasforma impeccabilmente. Il forcing finale del Napoli non produce l’effetto sperato. Anzi è lo Shaktar ad andare vicino al terzo gol, cogliendo un clamoroso palo.