Higuain sembra la lontana copia del giocatore che impallinava i portieri negli anni passati, ecco i giudizi di Chiellini e Ravanelli.
Il giorno dopo il successo la Fiorentina, si è aperto di nuovo il processo a Gonzalo Higuain, apparso la lontana copia del giocatore che bucava le reti nelle passate stagioni a causa di una condizione fisica precaria. In questa stagione, anche a causa di qualche chilo in più di troppo, il Pipita è apparso lento, prevedibile e inevitabilmente anche poco mobile. A prendere le difese di Higuain, ci ha pensato Chiellini che ha rispedito al mittente le critiche al compagno di squadra, nel corso di una intervista a caldo dopo il match contro i viola: ‘Gonzalo per noi è una certezza, uno dei cardini su cui si poggeranno le nostre vittorie’.
Più duro il giudizio espresso dall’ex bianconero, Fabrizio Ravanelli, che ha puntato il dito contro l’atteggiamento in campo del Pipita: ‘La sua difficoltà più che un discorso fisico credo che sia mentale, credo che per lui l’esclusione dalla Nazionale sia stata una situazione che lo ha ferito, due mancate convocazioni difficili da digerire. E Allegri continuando a farlo giocare non gli fa del bene, perché in questo momento ha veramente bisogno di tranquillità. Gonzalo è veramente confuso, sembra lontano parente dall’Higuain che conosciamo. Dovrebbe riposare, soprattutto di testa, dovrebbe prendersi una settimana di vacanza e poi tornare. In questo momento è proprio frastornato, fuori dal gioco, è sempre anticipato, non serve ad una squadra così’.