In una accorata intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Marco Materazzi ha trattato alcuni argomenti scottanti della nuova stagione calcistica. Dal nuovo Milan cinese, alle ambizioni della sua Inter. Fermo restando che Juventus e Napoli rimangono, secondo lui, le due squadre favorite per il successo finale.
Il Milan di Montella, nonostante un mercato faraonico, comincia già mostrare alcune lacune soprattutto dal punto di vista tattico: ‘Per il mercato che ha fatto deve stare lassù per forza, però se guardi la classifica adesso è meglio che pensino a quelle vicine. Perché se le vere rivali sono già a 4-5 punti poi recuperare diventa dura. Le sfide contro Roma e Inter diranno il vero valore dei rossoneri. Ho fiducia in Vincenzo (Montella ndr). A differenza di altri ci ha messo la faccia, senza farla passare per la decisione di un dirigente. Da interista non vorrei avere Montella contro nel derby’.
Bonucci doveva essere uno dei colpi di mercato che avrebbe potuto spostare gli equilibri, ma la realtà del campo ha evidenziato le grosse difficoltà incontrate dal difensore azzurro nel modulo di Montella: ‘Vero che Leo ha superato i 30, che è costato 42 milioni e ha un ingaggio alto. Ma io ho vinto un Mondiale a 34 anni, lui ha altre 4-5 stagioni ad alto livello. Il mercato ha certe leggi. Leo ha fatto una scelta difficile lasciando un club che domina in Italia per un Milan che non è quello del passato”.
Secondo Materazzi, l’Inter è una squadra che può stupire, soprattutto perchè potrà concentrarsi solo sul campionato: ‘Ha 16 punti e non la sottovaluterei. Anche perché non fa le Coppe ed è forte fisicamente. Se riesci a vincere anche quando non giochi bene e hai uno stadio come San Siro che ti spinge, nulla ti è precluso.Ben vengano le sfide con Milan e Napoli. Per come è costruita l’Inter, vedi a Roma, se ha spazio alle spalle degli avversari può farti molto male. La famosa “palla là” che piace a Spalletti è quella che un difensore soffre di più. Non a caso contro le piccole l’Inter ha avuto più problemi, perché la “palla là” (cioè lo spazio), non te la lasciano quasi mai’.
Poi ha lanciato una stilettata a Erick Thohir, incapace di ritagliarsi un posto nel cuore dei tifosi nerazzurri anche per la sua lontananza dalle vicende dell’Inter:
‘Il mio presidente è uno solo: Massimo Moratti. Ma a Thohir va dato atto di avere migliorato una situazione di non ritorno a livello di bilancio. Ciò detto, l’importante è che chi lavora a Milano faccia le cose per bene. Perché se dopo 7 anni sei ancora fuori dalla Champions significa che in troppi hanno lavorato male. E non mi si parli di fairplay finanziario: i soldi, forse anche troppi, sono stati spesi. Male, però”.
Materazzi ha chiuso l’intervista con un attestato di stima nei confronti di Zidane, protagonista della famosa testata nella finale mondiale del 2006:
‘Nella finale di Cardiff ho tifato Zidane. La Juve proprio non potevo. Anche se l’avrei applaudita nel caso avesse meritato di vincere. A Zizou voglio bene, non ho nulla contro di lui. E ne approfitto per fargli i complimenti perché ha avuto l’intelligenza per toccare i tasti giusti e creare quell’empatia tra grandi campioni che è la chiave dei successi madridisti. Mi piace anche la sua famiglia, rimasta semplice e mai fuori posto. Non avrei problemi a fare pace con Zizou. Non ci siamo mai sentiti, non sto a inseguirlo ma se capita l’occasione sono pronto. Poi andrebbe chiesto anche a lui…’.