Dopo la sconfitta contro la Roma, si sono susseguiti i vertici tra la dirigenza e Montella sulla riprogrammazione e il possibile cambio modulo.
Dopo la sconfitta del Milan contro la Roma, la società ha svolto ben tre vertici con il tecnico Vincenzo Montella, per fare il punto della situazione e valutare le contromosse. C’è già una stagione da salvare dopo il mercato faraonico che ha rinnovato una buona fetta della rosa.
Un primo vertice si era già svolto domenica sera, quasi due ore dopo la fine della gara, a San Siro. Un secondo summit si è svolto lunedi a Casa-Milan, mentre martedì, si è tenuto un nuovo summit tecnico-dirigenziale rossonero dove hanno preso parte Montella, l’ad Fassone e il diesse Mirabelli.
Una delle questioni calde messe sul piatto è quella relativa al preparatore atletico da risolvere in fretta, visto che si tratta di una figura chiave nelle strategie di lavoro della squadra. E’ stata anche un’occasione per fare il punto sul rendimento collettivo e dei singoli e per riprogrammare il lavoro dopo lo choc dell’addio al preparatore atletico che da otto anni seguiva l’Aeroplanino. Allo studio anche un cambio di modulo difensivo, tenuto conto delle troppe falle difensive che hanno reso perforabile la difesa.
Per quanto concerne il futuro preparatore atletico, sembra aver perso quota l’ipotesi di Massimo Neri, impegnato con il Guangzhou e con la Nazionale cinese. Si potrebbe optare per Daniele Tognaccini, attuale responsabile di MilanLab, la struttura che proprio con l’avvento di Montella è stata rilanciata. Al momento è proprio lui il candidato numero uno per la sostituzione di Emanuele Marra.