La crisi del Milan è ormai l’argomento scottante delle cronache calcistiche di questi giorni. Anche giovedi, la squadra di Montella si è espressa al di sotto dello standard di rendimento atteso. In tanti, si aspettano la ‘cacciata’ di Montella, ma Fassone sembra voler al momento confermare la fiducia all’Aeroplanino, come ha confermato in una intervista rilasciata alla ‘Stampa’ di Torino:
‘Nessuno si aspettava di non avere problemi con una squadra così rinnovata, ma siamo indietro col programma di 5-6 punti. Non possiamo più permetterci errori. L’obiettivo era tenere a corta gittata il quarto posto per il girone di andata e poi dare la scalata alla zona Champions nel ritorno. Chiaro che i margini di recupero ci sono, ma non possiamo più permetterci di sbagliare’. Parole che, seppur fiduciose e ottimistiche, sanno di ultima spiaggia per il tecnico partenopeo.
Sulla panchina a rischio di Montella, Fassone ha risposto in modo criptico: ‘Inutile ragionare sui se e sui ma, qui dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione per trovare una via di uscita. Manca la scintilla, il gol che fa invertire la rotta. Ma sono convinto che ce la faremo’.
Mirabelli ha messo ancora più pressione sul tecnico, che contro il Genoa non potrà davvero fallire: ‘Non è questione di pressione, il Milan è stato costruito per ottenere certi risultati: non stanno arrivando e abbiamo il dovere di essere trasparenti con i nostri tifosi. Con Montella non si è strappato niente. Stiamo tutti dalla stessa parte’.
Ma quanto peserebbe per il Milan, fallire l’obiettivo Champions ? ‘La Champions – conclude Fassone – è fondamentale per il nostro progetto. Mancarla non blocca i piani. Ritarderemo di un anno e troveremo il sistema di equilibrare la mancata entrata degli introiti Champions con la cessione di uno-due top player‘.