Per Arkadiusz Milik, anche questa stagione si preannuncia giù un calvario dopo la nuova rottura del legamento crociato rimediata lo scorso 23 settembre nel corso del match sul campo della SPAL; ‘Mi brucia guardare le partite dei miei compagni in tv senza poter essere con loro in campo – ha dichiarato la punta polacca – poi, però, mi fermo e penso che, in realtà, ci sono tragedie ben peggiori di una rottura del legamento crociato’.
Ancora una volta, il ginocchi ha fatto crack, ma questa volta Milik ha affrontato il problema con minor tensione: ‘Il vero dramma fu l’anno scorso, quando mi ruppi il crociato in Nazionale: fu devastante. Adesso almeno so cosa mi aspetto e qual è la procedura di recupero. Avevo paura degli interventi perché ti fanno l’anestesia totale e non sai a cosa vai incontro. Contro la SPAL ho sentito di nuovo ‘crac’, mi sono accasciato al suolo e ho subito capito che si trattava di qualcosa di grave anche se il medico diceva di stare calmo e non preoccuparmi. Ma io non gli ho creduto e il giorno dopo mi sono reso conto che avevo ragione. Il primo mese è stato molto duro, ora per fortuna dormo sereno. Prima mi svegliavo la notte per il dolore. Adesso faccio nuoto e tanto cardio’.
Il giocatore dovrebbe tornare all’attività agonistica a febbraio, ma è possibile che dovrà farlo con la maglia del Chievo, dove avrà tempo di poter dimostrare il pieno recupero senza affanni: ‘Prenderò in considerazione questa possibilità. Ne parleremo a dicembre con la società e con l’allenatore per capire quale possa essere la migliore soluzione per me’.