Si avvicina l’ora x per Yonghong Li che a novembre sarà chiamato a versare nelle casse rossonere l’aumento di capitale per allontanare le malelingue e i sospetti sulle sue presunte difficoltà finanziarie. Entro novembre dovranno essere versati almeno 60 milioni di euro, come promesso al momento del prestito a Elliott, altrimenti il rischio è quello che la situazione possa precipitare.
Secondo una indiscrezione riportata da Repubblica, la sottoscrizione dell’aumento è fondamentale anche nei rapporti tra Yonghong Li e il fondo Elliott. Sul contratto di finanziamento è stato infatti concordato che il Milan non dovrà trovarsi a lungo in rosso sui conti e prevede l’impegno dell’azionista a versare di nuovi capitali. A questo punto lo scenario che potrebbe presentarsi è duplice. O il Milan resta nelle mani cinesi oppure la proprietà verrà trasferita nelle mani del Fondo Elliott già dal mese di Novembre. In tal caso il nuovo presidente diventerebbe l’attuale membro del CdA, l’ex Eni, Paolo Scaroni.
A Marco Fassone verrebbe confermata la carica di amministratore delegato ma anche il ruolo di plenipotenziario. In questi giorni Fassone sta trattando con la banca d’affari americana, Merrill Lynch, il rifinanziamento del debito societario.