Mancano ormai pochissime ore alla sfida del Meazza, Italia-Svezia che deciderà la sorte della nazionale azzurra, mai cosi vicina ad una clamorosa esclusione da un mondiale. Ai microfoni della Domenica Sportiva, il tecnico azzurro non ha lasciato trapelare alcun timore, dichiarandosi ottimista verso il futuro della nazionale.
Le querelle sul modulo adottato in campo non lo sfiorano minimamente: ‘Il modulo è importante, ma non determinante. Conta la determinazione e la cattiveria che metti in campo. L’assenza di De Rossi non è un problema, ma è importante a cosa andiamo incontro. Qualcuno sta recuperando, altri no: facciamo la conta e cerchiamo di recuperare al meglio. Se non c’è De Rossi c’è Jorginho, altrimenti non giocherà Jorginho. In generale un po’ di novità ci saranno non solo per la gara di due giorni fa, ma anche per gli acciacchi con il quale sono arrivati tanti giocatori. C’è talmente tanta voglia in questi giocatori che non ho preso nemmeno in esame la possibilità che questa possa essere l’ultima mia partita da commissario tecnico, penso sempre positivo e se non l’avessi fatto non sarei qui dopo 33 anni, le analisi le faremo dopo la gara e penseremo a programmare il futuro’.