La domanda che tutti si pongono è quanto costerà all’Italia l’esclusione dai mondiali, ecco i dati che rivelano il dramma per la nostra economia.
Quanto costerà all’Italia l’esclusione dai mondiali ? Sono tanti i tifosi italiani che si stanno ponendo questa domanda a poche ore dalla clamorosa esclusione dai mondiali di Russia 2018. Trattandosi dello sport nazionale, l’esclusione inciderà sui grandissimi introiti che il calcio apporta alla nostra economia e sul Pil.
L’Apocalisse che si è abbattuta sulla nazionale costerà al Paese anche molti soldi oltre alle tante lacrime già versate dagli azzurri e dai tifosi. Per sapere quanto cosa all’Italia l’esclusione dai mondiali, basta fare due calcoli semplici ma al contempo illuminanti.
La statistica ci ricorda che la nostra nazionale non manca un appuntamento con il torneo mondiale dal 1958.
Le statistiche ci ricordano anche che negli anni in cui la nazionale ha vinto il mondiale, nel 1982 in Spagna e nel 2006 in Germania il Pil ha fatto registrare un bel balzo (+1,4% del 1983 sul +0,7 del 1982 e addirittura 4,1% del 2007 contro il 2,2 del 2006). Sono molteplici i fattori determinanti per la crescita del Pil, a cominciare dall’incremento della vendita di gadget, ma anche di televisori. Nell’ultimo mondiale disputato in Brasile nel 2014 le royalties arrivarono a 2,7 milioni di euro, la metà dell’intero merchandising azzurro.
Non vanno dimenticati i soldi che si perderanno dagli sponsor e dagli ascolti televisivi con diritti annessi.
La Fifa, nel 2014 (fonte Panorama) aveva incassato per i mondiali del Brasile una cifra che ha superato i 180 milioni sborsati da Rai e Sky. La Rai paga alla Federazione una cifra attorno ai 26,3 milioni per i diritti tv della nazionale, cifre che con l’assenza della nazionale, scenderanno in modo considerevole. Senza parlare degli affari che avrebbero potuto fare le agenzie di viaggio se la nazionale si fosse qualificata. Si venderanno anche meno quotidiani a causa della disaffezione e del disinteresse per un evento che in genere fa crescere la vendita di copie. Un tracollo per la nostra economia che sta già vivendo una fase decisamente complicata.