Dagli ambienti del Milan filtra grande ottimismo, ecco gli scenari possibili in caso di eventuale bocciatura del Voluntary Agreement.
Gli scenari catastrofici sul Fair Play Finanziario paventati dal quotidiano Marca non trovano conferme negli ambienti rossoneri che rimangono ancora ottimisti.
Non si nega che l’Uefa abbia richiesto informazioni supplementari al Milan prima di poter dare un giudizio, ma al momento non va presa in considerazione la possibilità dell’esclusione dalle coppe. Il regolamento sul Fair Play Finanziario prevede come sanzione massima il settlement agreement, cioè un piano di rientro più rigido di quello presentato dal Milan e una sanzione pecuniaria oltre ad una limitazione alla rosa per le competizioni europee.
Non è cambiato sostanzialmente granchè dopo la riunione di Nyon del 9 novembre, dove l’ad del Milan, Fassone, ha illustrato il nuovo piano. Il Club Financial Control Body (CFCB) della Uefa ha richiesto informazioni supplementari al club prima di dare un giudizio finale. Il Milan ha pochissimo tempo ai primi di dicembre, tra il 5 e il 10, dovrà adesso fornire la documentazione richiesta per evitare il respingimento del Voluntary Agreement.
La Uefa vuole testare la consistenza patrimoniale di Yonghng Li. Il deficit sarebbe “tollerabile” solo se la proprietà cinese si dimostrasse solida e quindi in grado di interventire. Il regolamento Uefa prevede che i club presentino un piano a lungo termine, costituito da un progetto finanziario “basato su ipotesi ragionevoli e prudenti” che portino al raggiungimento del pareggio di bilancio in quattro esercizi. Adesso tutto dipenderà dalle garanzie che i rossoneri offriranno.