Ecco come è andato il vertice di mercato tra l’Inter e l’entourage di Pastore, un vecchio pallino di Spalletti che potrebbe arrivare a gennaio.
Il nuovo vertice di mercato tra l‘Inter e l’entourage di Javier Pastore non ha prodotto gli effetti sperati anche se il discorso è stato rinviato ai prossimi giorni. Per la Beneamata, si preannuncia in salita la strada che porta verso l’asso argentino, ormai relegato ai margini del progetto tattico di Emery nel Psg. Il fuoriclasse sudamericano vuole andare via da Parigi già a gennaio, per potersi giocare le proprie carte in vista di Russia 2018.
Ausilio ha incontrato il manager di Pastore in un famoso albergo di Milano, ma pare che Sabatini abbia già imposto l’alt alla trattativa. Il diktat di Suning è chiaro: se prima non si vende, non si faranno nuovi acquisti. L’Inter potrebbe decidere di cedere Joao Mario e incassare liquidità sufficiente per arrivare al fantasista argentino, ma si dovrà trovare un acquirente che sborsi una cifra importante per il centrocampista portoghese.
Javier Pastore è un vecchio pallino di Spalletti, già dai tempi in cui allenava la Roma. E’ chiaramente in cima alla lista dei desiderata del tecnico di Certaldo in vista del girone di ritorno. L’Inter ha la possibilità di giocarsi le proprie chance per la vittoria del titolo, ecco perchè un’importante sforzo di mercato potrebbe veder crescere a dismisura le possibilità di centrare un’impresa che alla vigilia appariva fuori dalla portata della formazione nerazzurra. Il Psg, al momento, scarta l’ipotesi del prestito. Vuole incassare tanti soldi da reinvestire sul mercato.