Leonardo Bonucci, fiore all’occhiello del mercato estivo del Milan, ha rilasciato una bella intervista a ‘Forza Milan’ nella quale ha parlato di questi primi difficili mesi con la maglia rossonera.
‘Penso – ha dichiarato il difensore rossonero – che nei momenti di reale difficoltà, quando ti trovi sul campo, la testa ti aiuti tanto, perché dove non ci arrivi con le gambe ci puoi arrivare col cervello. In questi mesi iniziali, ho fatto fatica da questo punto di vista perché avevo la testa impegnata da tanti pensieri e i mio livello fisico non era ottimale. Quindi, le due cose messe insieme mi hanno portato a fare delle prestazioni non consone a quelle del passato’.
La squalifica è quasi giunta propizia per ricaricare le pile e ripartire con maggiore entusiasmo: ‘Ho lavorato sia sul fisico che sulla testa e sono riuscito a esprimermi come avrei voluto sin dall’inizio. Sono d’accordo con Gattuso: gambe e testa vanno di pari passo, ma nei momenti di difficoltà la testa ti aiuta a rendere quel qualcosa in più per arrivare all’obiettivo: una grande prestazione per il singolo, una vittoria per la squadra’.
L’impatto con l’esperienza rossonera, rispetto alla Juventus, è stato sicuramente assai difficoltoso: ‘Con la Juve – prosegue Bonucci – l’inizio fu ottimo, arrivammo a dicembre nelle prime posizioni, poi da gennaio ci fu un tracollo inspiegabile. Al Milan invece abbiamo avuto difficoltà nell’amalgamare il nuovo gruppo, non era facile sicuramente ci sarebbe servita un po’ di fortuna in più. Sono però sicuro che, da questo momento in avanti, tireremo fuori il meglio da ognuno di noi e riporteremo il Milan ai livelli che gli competono’.
La privacy è stata la prima cosa che ha perso da quando è diventato uno dei giocatori più popolari della serie A: ‘Mi è stata tolta la possibilità di far qualsiasi cosa faccia un normale uomo all’interno della famiglia, come per esempio andare al parco con i bambini o fare una passeggiata con la moglie. Tutto questo fa parte del gioco, ne avrei fatto volentieri a meno ma capisco che non è possibile e quindi cerco di avere il massimo della disponibilità con tutte le persone che mi fermano. A volte ci sono del momenti in cui non ci riesci e ti dispiace, perché poi magari passi per quello che non sei. Purtroppo ci sono situazioni della giornata o della tua vita in cui faresti volentieri a meno di fare una foto, perché sei arrabbiato per com’è andata la partita o deluso per altre ragioni’.