I fratelli Della Valle starebbero per mettere in atto una rivoluzione che potrebbe portare sul banco degli imputati l’operato di Pantaleo Corvino e Stefano Pioli, come causa principale della stagione grigia della Fiorentina.
E’ anche vero che l’attuale situazione qualitativa e di classifica non può non essere addebitata anche al ridimensionamento voluto dalla proprietà e attuato dalla dirigenza. L’attuale monte ingaggi ulteriormente ridotto, ha depauperato il valore tecnico della rosa, con i risultati che ormai sono sotto gli occhi di tutti. I Della Valle, a febbraio, si aspettano le dimissioni di Corvino.
Nel mirino molte scelte di mercato del Direttore Generale. Gli acquisti di Saponara, Olivera, Cristoforo sono costati poco meno di venti milioni di euro con una resa davvero al di sotto di ogni più grigia aspettativa. E’ anche vero che al Direttore Generale va riconosciuto il merito di avere risanato il bilancio, il vero motivo per il quale era stato richiamato. Corvino è stato messo nella condizione di dover lavorare con un budget ridottissimo.
Pioli, a metà agosto si è presentato alla prima a San Siro con il modesto Zekhnini in campo. Gli otto risultati utili consecutivi avevano fatto ben sperare in una possibile rimonta in classifica poi il black-out di gennaio ha fatto precipitare la situazione. Corvino è finito sul banco degli imputati ma non è di certo l’unico responsabile di una classifica assai deficitaria. C’è chiaramente un concorso di colpe, tra chi ha operato male sul mercato e chi ha ridotto le risorse all’osso per costruire un nuovo progetto tecnico. Pioli, ha dovuto fare di necessità, virtù, adattando i giocatori spesso in ruoli diversi da quelli per i quali sono stati acquistati. La conferma per l’anno prossimo del tecnico emiliano sembra davvero problematica.