Alla fine della diciassettesima giornata del campionato di Serie A, nel turno che, di fatto, anticipa le festività natalizie, una realtà conferma quella che appare come una evidenza ineluttabile: nessuno, in Italia, è in grado di opporsi allo strapotere della Juventus. Presso l’inespugnabile tempietto dell’Allianz Stadium, anche la Roma è costretta ad arrendersi, giustiziata da quello che in questa stagione si è consacrato come l’uomo più decisivo della banda di Allegri: Mario Mandzukic, all’ottavo gol in campionato, quattro dei quali, assolutamente determinanti, hanno permesso ai bianconeri di stendere, nell’ordine, il Napoli, l’ Inter e la Roma.
Di Francesco arriva con più di un cruccio alla partita, e con una rosa completamente falcidiata dagli infortuni: fuori i vari De Rossi, El Shaarawy, Pellegrini, Coric, e anche Dzeko, Perotti e Pastore, non al meglio, partono solamente dalla panchina. La Juventus non esprime un grande calcio, non domina la gara ma la indirizza comunque verso la propria parte, e, alla fine, il migliore in campo sarà proprio il portiere della Roma: Olsen si esprime in almeno cinque interventi straordinari, ma comunque inutili ai fini del risultato.
La Juventus, a questo punto, va a migliorare ulteriormente il proprio già incredibile record: in questo avvio di stagione ha vinto 16 partite sulle 17 disputate, con un impressionante bottino di 49 punti sui 51 disponibili. In proiezione, i bianconeri, che vantano un distacco a dir poco siderale sulle varie inseguitrici (+8 sul Napoli, +16 sull’ Inter e addirittura +25 sulla stessa Roma), potrebbero superare addirittura il primato dei 102 punti conquistati durante la gestione Conte.
La Roma, invece, se possibile segna un nuovo punto fondo di questa sua terribile annata, e adesso Eusebio Di Francesco finisce sempre di più sulla graticola: sembra difficile, infatti, al netto di sfortuna e infortuni, che il tecnico giallorosso possa arrivare alla fine della stagione.