Ci si attendeva delle maxi stangate dopo i brutti fatti che hanno fatto da corollario al big match della diciottesima giornata del campionato di Serie A, quella tra Inter e Napoli, e puntualmente le sanzioni sono arrivate. Una partita, sfortunatamente, caratterizzata non soltanto dai discussi episodi che hanno determinato l’inerzia del risultato, ma soprattutto da quelli avvenuti al di fuori del tappeto verde, ove un uomo ha anche perduto la vita.
Come prevedibile, all’ Inter sono toccate le sanzioni più pesanti: la società nerazzurra, che d’altro canto giocava fra le mura amiche dello Stadio Giuseppe di Meazza, è stata punita a causa dei cori razzisti contro il calciatore del Napoli, Kalidou Koulibaly. Il club meneghino sarà infatti costretto a disputare ben due gare a porte chiuse, mentre la terza vedrà il secondo anello verde privo di spettatori. Per quanto riguarda gli impegni in trasferta, inoltre, i tifosi dell’ Inter non potranno presenziare alla prossima gara dei nerazzurri: ossia quella di Empoli del 29, allorché il settore ospiti rimarrà chiuso.
Ma, come prevedibile, le stangate sono arrivate anche ai due giocatori del Napoli espulsi durante il match, vale a dire Lorenzo Insigne e il già citato Kalidou Koulibaly. L’esterno italiano, reo di aver insultato gravemente il direttore di gara Mazzoleni, verrà fermato per due giornate. Stessa pena per il difensore africano, che ha ricevuto il cartellino rosso dopo aver polemicamente applaudito l’arbitro, che lo aveva da poco ammonito per un fallo tattico.
Una situazione che, ad ogni modo, potrebbe peggiorare ulteriormente, qualora dovessero verificarsi ancora fatti analoghi a quelli occorsi nella sera di Santo Stefano, sia fuori che dentro dal campo. D’altronde, le parole del presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, non lasciano molto adito a dubbi. “Occorre una linea molto dura, qualcosa di radicale”, come predicato dallo stesso Gravina. Una condanna ferma e grave, che presto potrebbe portare a nuove ripercussioni.