C’eravamo tanto amati… o forse no. Non era mai scoppiato l’amore, in realtà, tra il Milan e Gonzalo Higuain. Un matrimonio iniziato quasi per caso, in un’estate di colpi insospettabili e clamorosi. L’antefatto nasce nel mese di luglio, poco prima della conclusione del campionato mondiale di Russia 2018: l’approdo di Cristiano Ronaldo alla corte della Juventus rappresentava qualcosa di inedito per il campionato italiano. Qualcosa, se vogliamo, cui la Serie A non era più abituata a questi livelli. Ma apriva anche scenari ipotetici tra i più incredibili e fantasiosi. A partire dal Pipita, acquistato dal Napoli solamente due anni prima per una cifra monstre, ed improvvisamente diventato un esubero, un di troppo da mandare altrove.
L’intrigo di mercato che ha visto coinvolto anche Leonardo Bonucci, in un’estate vissuta col fiato sospeso e caratterizzata da numerosi colpi di scena, a sorpresa aveva portato all’avvicinamento tra Higuain e il Milan, poi effettivamente confluito nella realtà. Il popolo rossonero non acclamava un nome di tale calibro da diversi anni: un attaccante di fama internazionale, recordman di reti segnate nel campionato in una singola stagione. Un primato, peraltro, che l’argentino aveva strappato proprio ad un ex attaccante del Milan, il leggendario Gunnar Nordahl.
Si pensava, insomma, che Higuain avrebbe potuto fare le fortune del Milan. O, perlomeno, che il Pipita avrebbe trascinato la compagine rossonera verso altri lidi, e magari verso un ritorno in Champions League. Via via, però, l’esperienza rossonera dell’attaccante sudamericano ha preso sempre più i contorni di un incubo, sfociato nell’infernale notte del match contro la “sua” Juventus: tanto nervosismo, un rigore sbagliato, l’espulsione per proteste. Col senno di poi, l’inizio della fine.
Anche i numeri remano contro il Pipita, in quella che è una delle peggiori annate della sua carriera: 22 presenze complessive con la maglia del Milan, 8 reti appena (di cui solo 6 in campionato). E l’ultimo atto, la Supercoppa Italiana di Gedda perduta nuovamente contro la Juventus, in cui la presenza in campo, ufficialmente a causa di un attacco febbrile, si è limitata solamente ai minuti finali. Voleva fortemente il Chelsea, lo avrà: ritroverà Maurizio Sarri, che lo ha già allenato ai tempi del Napoli. Tutte le parti in causa, inclusa la Juventus, hanno dato il benestare sull’affare. Il Milan lo sostituirà con Piatek, grande rivelazione di questo avvio di stagione.