È un grande Napoli: Lazio battuta 2 – 1 nel posticipo

Avrebbe potuto essere un weekend di grande difficoltà per il Napoli, chiamato ad una grande impresa nel primo posticipo della ventesima giornata del campionato di Serie A. I partenopei, infatti, arrivavano al big match con una rosa praticamente falcidiata dalle assenze delle colonne portanti di ogni reparto. A causa delle varie squalifiche, infatti, Carlo Ancelotti era costretto a rinunciare a Koulibaly, Allan e Insigne, oltre ad Hamsik, ancora infortunato. Recuperati in extremis, invece, Albiol e Mertens, che sono stati regolarmente schierati in campo dal primo minuto. Situazione più idilliaca per Simone Inzaghi, che dopo i bagordi di Coppa italia, sulla carta, giungeva alla partita con grande sicurezza, e con praticamente tutti i big disponibili.

Milik NapoliTuttavia, il Napoli ha dato vita ad un primo tempo a dir poco strabiliante, nel quale hanno trovato spazio i tre minuti che, di fatto, hanno deciso non soltanto l’inerzia della sfida, ma anche il risultato stesso. Al minuto 34, un po’ a sorpresa, è Callejon ha trovare il gol del vantaggio, nonché il primo stagionale: azione in velocità dei partenopei, l’intuizione di Mertens è giusta e l’esterno spagnolo, lanciato a rete dal belga, non sbaglia.

La Lazio va palesemente in difficoltà, e pochi giri di orologio più tardi rifila un’altra mazzata alla Lazio: Acerbi stende Callejon dal limite (guadagnandosi anche il primo cartellino giallo), Milik si presenta sulla zolla e con un mancino letale fulmina un incolpevole Strakosha. È il 2 – 0 per il Napoli, che nel corso dell’intera partita colpisce anche ben quattro legni, sfiorando a più riprese la terza marcatura.

Tuttavia, i biancocelesti nella seconda frazione di gioco ritrovano coraggio, e riescono anche a riaprire il risultato: al 65° è Immobile, ben servito da un compagno, a superare Meret con un destro radente. L’espulsione di Acerbi, che pochi minuti più tardi viene ammonito per la seconda volta per un fallo contestatissimo da Simone Inzaghi, spegne ogni residua velleità della Lazio.

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