Se la Juventus, pur pervenendo ad un bottino di punti quasi pieno nel girone di andata, non aveva espresso un gioco particolarmente convincente, la prima gara del girone di ritorno, conclusasi pochi minuti fa allo Stadium, ha invece offerto una prestazione incoraggiante. Il banco di prova, certo, non è stato tra i più probanti: il Chievo Verona, pur con tutto il rispetto, e nonostante la buona volontà, sembrava una vittima sacrificale già in partenza. La prestazione offerta dalla Vecchia Signora, tuttavia, è stata talmente superiore per qualità tecnica e per prepotenza atletica da sembrare una squadra del tutto differente, rispetto a quella abulica vista contro il Milan in quel di Gedda, in occasione dell’assegnazione della Supercoppa Italiana.
A scombinare le carte ci ha già pensato Massimiliano Allegri, con un cambio di modulo che ha sorpreso un po’ tutti: non più 4-3-3 dunque, ma piuttosto un 4-4-2 che in fase offensiva si trasformava in una sorta di 4-2-3-1. Dal primo minuto, dunque, per una volta, ecco Douglas Costa, Bernardeschi, Dybala e Cristiano Ronaldo. E se il portoghese è protagonista di una brutta serata, con una performance non all’altezza della sua fama e con addirittura un rigore sbagliato, i suoi compagni non falliscono.
Il Chievo fa fatica sia a contenere le scorribande bianconere che a costruire pericoli concreti dalle parti di Perin, mentre Douglas Costa regala il vantaggio ai suoi già al 13° minuto: bel sinistro all’altezza dei 20 metri, Sorrentino non riesce ad intercettare e la sfera si insacca. Sempre col mancino, verso la conclusione del primo tempo, è Emre Can a firmare il raddoppio: il tedesco capitalizza una bella azione della Juventus a ridosso dell’area veronese, e il suo tiro radente diventa imparabile. Nella seconda frazione di gara, è Rugani a chiudere i conti con un bel colpo di testa, sfruttando una battuta di Bernardeschi su punizione. Finisce 3 – 0, coi bianconeri che tornano a +9 sul Napoli.