Avrebbe dovuto essere il grande momento del Milan, quello in cui mettere i paletti e porre un’ipoteca rassicurante in vista della prossima stagione. L’ultimo mese e mezzo, tuttavia, ha palesato tutti i limiti e i difetti della società rossonera, che partita dopo partita ha perduto le proprie certezze e, con esse, anche quasi tutti gli obiettivi di questa annata. Basti pensare alla Coppa Italia, trofeo che pareva raggiungibile dopo la prematura uscita di scena della Juventus. Nel doppio confronto della semifinale contro la Lazio, tuttavia, gli uomini di Gattuso sono stati sopraffatti dai biancocelesti, e hanno dovuto dire addio ai sogni di conquista della competizione.
Un cammino da retrocessione più che da volata Champions, tanto che, nel frattempo, si sono fatte sotto le altre: Roma, Lazio, Atalanta e perfino Torino, al momento, sembrano avere più risorse e carte in regola del Milan, per centrare l’obiettivo. E così, ancora una volta, la panchina di Gennaro Gattuso ha ripreso a scricchiolare: il tecnico rossonero non dovrebbe essere a rischio in queste ore, anche a seguito di un summit societario in cui i dirigenti avrebbero ribadito la volontà di chiudere la stagione con l’attuale allenatore. Mai dire mai, però: se anche la prossima gara contro il Bologna dovesse avere un esito negativo, con conseguente fine del sogno Champions, allora non sarebbe assurdo ipotizzare ad un divorzio lampo.