Il Liverpool giocherà in finale di Champions League per il secondo anno consecutivo. Al termine di una sfida di ritorno delle semifinali la cui inerzia sembrava essere già decisa, a causa della forte ipoteca posta dal Barcellona durante la partita di andata, gli uomini di Klopp, peraltro rimaneggiati e orfani di giocatori imprescindibili come Salah e Firmino, hanno realizzato un’impresa a dir poco clamorosa, che probabilmente rimarrà per sempre nella storia di questo sport: ribaltare un 3 – 0 a Messi e compagni non sembrava in alcun modo possibile, ma sono bastati 90 minuti per spazzare via le ambizioni della pulce argentina.
Per il Barcellona, che pareva ineluttabilmente lanciato alla conquista dell’ennesimo triplete, è forse la fine di un ciclo. La dimostrazione di come possano invertirsi le opinioni, in appena sei giorni. Chi, al Camp Nou, spintonava per salire sul carro di Messi, ora si affanna per precipitarsi giù. Anche questo è il calcio, con le sue meravigliose contraddizioni e le sue imprevedibili traiettorie. Come quella che ha portato il Liverpool a conquistare la sua seconda finale di fila, cancellando, per la prima volta da un lustro a questa parte, l’egemonia spagnola dalla massima competizione continentale.