Fa specie riguardare alle ultime stagioni, a come erano le squadre pochi anni fa e a come sono diventate ora, a una così breve distanza di tempo. Se alcuni club sono inevitabilmente cresciuti, diventando sensibilmente più forti, altri, invece, sono malamente decaduti. In Italia, con ben pochi dubbi, ad uscirne con le ossa rotte è la Roma: la società giallorossa, che soltanto nel 2017 ha disputato una clamorosa semifinale di Champions League, e che tra il 2013 e il 2018 è stata una delle maggiori antagoniste della Juventus in campionato (con tre secondi posti e due terzi posti, peraltro con il record degli 85 punti nel 2014), adesso si ritrova privata dei propri migliori elementi.
In questo parziale, la Roma, per questioni di bilancio e per mosse evidentemente azzardate in fase di mercato, è infatti stata costretta a dire addio ai giocatori più forti della rosa. Basti pensare ai recenti campioni d’Europa Alisson e Salah, o ancora ai veterani Totti e De Rossi, ai giovani talenti Rudiger, Leandro Paredes ed Emerson Palmieri. Per non parlare di Pjanic, Strootman e Nainggolan, che per qualche tempo hanno costituito una delle migliori mediane del Belpaese. E, quando anche Edin Dzeko è praticamente al suo ultimo tango, visto che il trasferimento all’ Inter si avvicina, nelle scorse ore è arrivata l’ufficialità del passaggio di Kostas Manolas al Napoli. I tifosi della Roma, giustamente, adesso iniziano a spazientirsi. E a temere, per un futuro che sembra sempre meno roseo.