Si è dunque conclusa anche la nona giornata del campionato di Serie A, con l’ultimo posticipo disputatosi allo stadio Artemio Franchi di Firenze. I padroni di casa della Fiorentina, reduci da un grande periodo di forma, si sono dovuti arrendere alla Lazio. I biancocelesti mettono dunque fine all’imbattibilità della Viola, che durava da ben sei partite. Grande prova per gli uomini di Inzaghi, con un Ciro Immobile sempre più capocannoniere del torneo con ben 10 gol realizzati fino a questo momento: uno score a dir poco straordinario.
Vittoria fondamentale per la Lazio, che aveva incassato una clamorosa sconfitta in Europa League e la cui situazione di classifica, in Serie A, era a dir poco modesta. Un match dal retrogusto europeo peraltro, tra due delle ex sette sorelle del calcio italiano. E il campo, effettivamente, ha offerto molte emozioni e anche episodi che indubbiamente faranno discutere.
Grande protagonista effettivamente la VAR: al 15° Immobile si vede annullare il gol del vantaggio, ma quello di Correa al 22°, dopo un primo annullamento da parte del direttore di gara, viene poi convalidato grazie ad un veloce check. La Fiorentina riporta la situazione in parità dopo appena cinque minuti: Ribery compie una grande azione personale, il suo assist mancino viene colto da Federico Chiesa che, di prima intenzione, batte Strakosha. Il colpo che decide la partita arriva dunque nelle battute finali del secondo tempo, grazie a Ciro Immobile. La marcatura è però viziata da un ipotetico fallo di Lukaku, giudicato regolare dalla tecnologia. La Lazio fallisce anche il rigore dell’1 – 3 al 95°, costato anche l’espulsione del giovane Ranieri: Caicedo, dal dischetto, si lascia ipnotizzare da Dragowski.