Oramai è da più di un mese che l’ Italia è stretta dalla morsa del coronavirus, che giorno dopo giorno descrive un quadro sempre più allarmante lungo tutta la penisola, e nel nord in particolare. L’ultimo aggiornamento da parte della Protezione Civile ha riportato un quadro nuovamente drammatico, che ha fatto registrare un ulteriore aumento dei nuovi contagi dopo quattro giorni di trend al ribasso. Anche la Serie A è stata colpita dalla pandemia, con numerosi giocatori risultati positivi al covid-19. E, ad oggi, il destino del campionato appare sempre più incerto: potrà riprendere oppure no?
Ad ora, l’impressione è che comunque sia difficilmente il campionato di Serie A ripartirà prima della stagione estiva, e comunque a porte chiuse. Le questioni in ballo sono molteplici: da quella economica (con il sistema che rischia di andare in tilt, senza gli introiti dei diritti televisivi) a quella puramente atletica. Nodo quest’ultimo fondamentale, dal momento che i giocatori sono fermi da diverse settimane, e per altre ancora probabilmente non potranno allenarsi: una ripresa “a freddo” dell’attività agonistica, senza una dovuta preparazione fisica, potrebbe esporli a eventuali infortuni. Un altro rischio significativo è quello di compromettere anche la prossima stagione, che potrebbe iniziare in maniera molto tardiva, peraltro con un Europeo da disputare nell’estate del 2021.