Quando siamo ormai vicini alle festività pasquali, il calcio italiano inizia a mostrare lievissimi segnali di riscossa. L’emergenza coronavirus sta ancora imperversando nella Penisola, ma da qualche giorno a questa parte la sua morsa pare essersi allentata. I numeri dei contagi e dei decessi, pur se ancora terribilmente importanti, iniziano a mostrare dei cali: segnale del fatto che, evidentemente, le manovre contenitive adottate dal Governo stanno rivelandosi efficaci. E se da una parte le previsioni autorevoli sostengono che, nella seconda metà del mese di maggio, si potrebbe arrivare al fatidico obiettivo del contagio zero, dall’altra si continua a discutere della possibilità di riprendere ogni attività agonistica a porte chiuse. La Serie A potrà quindi ripartire? Forse sì.
Sono queste le ultime indiscrezioni trapelate, e che stanno facendo tirare un sospiro di sollievo ai più. La Serie A potrebbe davvero ricominciare tra fine maggio e inizio giugno, naturalmente dopo una adeguata preparazione atletica: d’altronde, i calciatori sono inattivi da diverse settimane, e, quand’anche il Governo decidesse di dare l’ok per la ripartenza (naturalmente solo a porte chiuse), sarà necessario eseguire nuovamente tutta la preparazione, per evitare il rischio di eventuali infortuni. Gli allenamenti potrebbero ricominciare a partire dal 4 maggio, ragion per cui molti club stanno già chiedendo ai propri tesserati stranieri di far ritorno in Italia: ciò potrebbe avvenire dopo Pasquetta, dopodiché ci sarebbe un periodo obbligatorio di quindici giorni in quarantena.