Si pensava che il recente incontro tra la FIGC e il Governo avrebbe finalmente dato notizie certe e definitive circa la ripartenza del calcio italiano, ma questa fiducia si è dovuta ancora una volta scontrare con la realtà. Il ministro dello sport Spadafora, infatti, ha deciso di prendere ulteriore tempo, anche in accordo con la task force che si sta occupando dell’emergenza coronavirus nella penisola. Sono troppi, ancora, i dubbi che riguardano l’effettiva riapertura di gran parte delle attività nel Belpaese, incluse quelle agonistiche e a maggior ragione quelle più aggregative. E, così, momentaneamente è slittata anche la possibile data di ripartenza della Serie A.
Si presupponeva che la fine del lockdown del prossimo 4 maggio avrebbe garantito ai club della Serie A di riprendere le sedute di allenamento, in modo, poi, da far ricominciare il campionato da metà o fine giugno. Sembra, però, che dal 4 maggio verranno permesse solamente le tenute individuali, naturalmente esercitando la dovuta cautela e tenendo conto delle manovre ancora in atto: molti medici, infatti, hanno ancora sollevato delle forti perplessità sui contatti non soltanto tra i calciatori, ma anche con il pallone, quest’ultimo identificato come possibile veicolo del virus. Ragion per cui si starebbe pensando al 18 maggio come ipotetica data di ripresa degli allenamenti.