Sono giorni particolarmente decisivi, per capire se il campionato di Serie A potrà riprendere o meno dal punto in cui era stato interrotto. Al momento, tutti gli indizi propendono verso una ripartenza. Le ultime statistiche relative alla curva pandemica, infatti, si sono rivelate essere particolarmente buone: i casi attivi calano in maniera costante, merito dell’aumento dei guariti e della diminuzione dei nuovi contagi. Se ci sarà un effettivo ritorno delle attività agonistiche, tuttavia, bisognerà capire quale sarà effettivamente la formula. Tra le altre cose, infatti, nelle scorse settimane è stata ventilata anche l’ipotesi di stravolgere il format del torneo, facendo ricorso ai playoff e ai playout.
Eventualità, questa, che però non sembra aver trovato il gradimento di gran parte degli addetti ai lavori. Gli stessi club di Serie A, per ragioni logistiche ed economiche, paiono essersi detti contrari. Anche Giovanni Malagò, presidente del CONI, dinanzi a questa proposta si è mostrato seriamente perplesso. Insomma, se il campionato riprenderà lo farà nella formula classica. Il problema, in questo caso, sarà quello di comprimere tutti i turni restanti nel giro di qualche settimana: ammesso che la data buona possa essere quella di metà giugno, bisognerà concludere a inizio agosto, dando poi spazio a Champions League ed Europa League. Nella speranza che l’emergenza coronavirus, per allora, sia solo un brutto ricordo.