La pandemia da covid-19 non è stata ancora debellata del tutto in Italia, ma gli ultimi aggiornamenti forniti dalla Protezione Civile sono stati più che incoraggianti. Nelle scorse ore, a tal proposito, sono stati registrati poco più di 530 nuovi contagi e “appena” 50 decessi (statistica, quest’ultima, che però non è stata aggiornata con i dati della Lombardia): si tratta dei numeri più bassi dall’inizio dell’emergenza, a riprova che la situazione è molto migliorata. Anche il calcio, allora, continua a spingere per una ripartenza. Tanto che lo stesso ministro dello sport Spadafora si è pronunciato in modo positivo sulla ripresa della Serie A, sbilanciandosi anche sulla possibile data.
Anche in tal senso piovono conferme: se il campionato di Serie A non ricomincerà dal weekend del 13 giugno, lo farà da quello successivo. Oramai non sembrano esserci più molti dubbi a riguardo: l’obiettivo è quello di concludere il torneo a inizio agosto, naturalmente tenendo sempre d’occhio le statistiche della curva pandemica. Non è infatti da escludere che un nuovo picco possa ribloccare tutto, e stavolta in maniera definitiva. Tuttavia rimane solido anche il fronte dei contrari: è il caso di Daniele Gastaldello, capitano del Brescia, una delle città più colpite dal coronavirus. Secondo il difensore il campionato è ormai compromesso, e il suo riavvio è qualcosa di forzato nel contesto che ha visto morire decine di migliaia di persone.