Saranno Juventus e Napoli, il prossimo mercoledì 17 giugno, a contendersi la settantatreesima edizione della Coppa Italia. Se ieri sera ai bianconeri era stato sufficiente un pareggio a reti inviolate per “archiviare” la pratica Milan, gli azzurri hanno invece dovuto invocare il loro nuovo recordman, per spegnere le residue velleità nerazzurre. Una doppia soddisfazione per Mertens, che in un colpo solo diventa il miglior marcatore della storia del Napoli e, al contempo, si regala e regala ai compagni una desideratissima finale. E una doppia beffa per l’ Inter, che proprio nell’attaccante belga, prima dell’ormai impensabile notizia del suo rinnovo con il club di De Laurentiis, aveva individuato il possibile erede del quasi partente Lautaro Martinez.
Le due facce della stessa partita, sicuramente intrigante perlomeno nel primo tempo. A sbloccarla, quasi immediatamente, è Eriksen: la battuta del danese direttamente dalla lunetta del corner disegna una traiettoria che passa tra le gambe di un goffo Ospina. Tardiva la reazione dell’estremo difensore colombiano, che si rivelerà però determinante nel secondo tempo. Per Eriksen, invece, si tratta del secondo sigillo “italiano”, inutile però ai fini del passaggio del turno.
L’ Inter gioca bene a sprazzi, riuscendo ad orchestrare una manovra semplice e precisa. Con il trascorrere dei minuti però i nerazzurri perdono lucidità, favorendo il ritorno degli avversari. Il gol del pareggio, che fissa definitivamente il risultato sull’1 – 1, arriva a ridosso della chiusura del primo tempo. L’azione di rimessa di Insigne è prepotente: il capitano del Napoli si invola, attira a sé le marcature di Young ed Eriksen, resiste alla loro pressione e serve Mertens. Il belga, solissimo in mezzo all’area, non deve far altro che scaraventare la sfera in rete: la 122° con la casacca azzurra, sicuramente una fra le più importanti. Il Napoli, così, continua a coltivare le ambizioni di portare in bacheca almeno un trofeo in questa stagione. Per l’ Inter, invece, è un altro obiettivo che sfuma.